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Sicurezza prodotto

Nuove disposizioni sulla protezione dei lavoratori esposti all’amianto

Approvato il testo che modifica la Direttiva 2009/148/CE

Il 23 ottobre il Consiglio dell’UE ha approvato il testo della Direttiva volta a fornire maggior protezione per i lavoratori connessi con un’esposizione all’amianto.

Le modifiche che verranno introdotte alla Direttiva 2009/148/CE non sono banali. La principale è un cospicuo abbassamento del valore limite occupazionale, che passa dall’attuale valore di 0,1 fibre/cm3 nelle 8 ore, ai valori di:

  • 0,002 fibre/cm3 quando si conteggiano unicamente le fibre di lunghezza superiore a 5 µm e di larghezza inferiore a 3 µm e il cui rapporto lunghezza/larghezza sia superiore a 3:1;
  • 0,01 fibre/cm3 quando si conteggiano anche fibre di larghezza inferiore a 0,2 µm.

Tra le altre importanti modifiche, troviamo l’introduzione ad un metodo analitico più moderno e sensibile rispetto alla microscopia a contrasto di fase ad oggi utilizzata, quale appunto la microscopia elettronica. Tale tecnica rappresenta un miglioramento significativo ai fini del monitoraggio dell'amianto, consentendo la misurazione delle fibre più sottili. Riconoscendo la necessità di un adeguato periodo di adattamento tecnico, la Commissione concede un periodo di recepimento pari a sei anni per conformarsi ai nuovi requisiti relativi alla misurazione delle fibre di amianto attraverso tale tecnica o a qualsiasi altro metodo che offra risultati equivalenti o più sensibili.

Nella direttiva sono inoltre già preventivate ulteriori azioni future quali:

  • l’elaborazione e la pubblicazione da parte della Commissione, in cooperazione con il CCSS, di guide che agevolino l'attuazione della Direttiva;
  • la valutazione entro il 2029 di un ulteriore abbassamento dei valori limite, sulla base delle relazioni presentate dagli Stati membri, della disponibilità di prove scientifiche, degli sviluppi tecnici e del rapporto tra i nuovi metodi analitici e il valore numerico del valore limite.

Dopo 20 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea della Direttiva, gli stati nazionali avranno fino a due anni per recepire la nuova normativa nelle legislazioni nazionali.


Fonte: Consiglio Europeo

 

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