In data 01 febbraio 2024 è stata pubblicata la proposta di classificazione ed etichettatura armonizzata come:

Eye Irrit.2, H319 con limite specifico C ≥ 10 %
Repr.1B, H360D

avanzata dalla Francia per la sostanza 4-hydroxy-4-methylpentan-2-one.

In data 31 gennaio 2024 è stata pubblicata la proposta di classificazione ed etichettatura armonizzata come:

Skin Corr.1, H314
Eye Dam.1, H318
Repr.1B, H360Fd,
STOT RE.2, H373

avanzata dall’Austria che vede partecipe la sostanza 2-amino-2-methylpropanol.

Si tratta ad oggi di intenzioni presentate e che non saranno effettive fino ad emanazione di ufficiale testo di legge.

Entrambe le sostanze vengono utilizzate in vari ambiti sia industriali che diretti al consumatore tra cui: cosmetico, prodotti detergenti, tessile, ma anche solventi per pitture e per preparazione di cere ed oli.

Precisiamo che questo avrà un grosso impatto per i prodotti diretti al consumatore in quanto, ai sensi della restrizione 30 dell’allegato XVII del Reg. REACH, la vendita di tossici per la riproduzione di categoria 1 è vietata. A livello industriale sarà necessario intraprendere azioni specifiche in merito alla valutazione del rischio chimico.

Ricordiamo che il registro delle intenzioni di classificazione ed etichettatura CLH elenca le intenzioni e le proposte di classificazione ed etichettatura armonizzata nuove o riviste di una sostanza che vengono ricevute dall’ECHA e che, qualora approvate, andranno a modificare l’allegato VI del Reg. 1272/2008 CLP.

L’armonizzazione della classificazione e dell’etichettatura può essere proposta per le sostanze attualmente non incluse come voci nell’allegato VI al regolamento CLP o per quelle con una classificazione armonizzata esistente, che necessita di essere modificata sia per via della disponibilità di nuove informazioni, di nuovi sviluppi scientifici o tecnici, di modifiche dei criteri di classificazione, sia sulla base della rivalutazione dei dati esistenti.

Raccomandiamo caldamente alle aziende di valutare in anticipo le possibili ripercussioni che tali cambiamenti possono apportare alla propria gestione dei prodotti chimici.

Fonte: ECHA