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Sicurezza prodotto

Ecco come potrebbe essere il nuovo Regolamento sul fine vita dei veicoli (ELV)!

È stata pubblicata la bozza di regolamento della Commissione di revisione della normativa ELV, che andrà ad abrogare la Dir. 2000/53/CE (ELV)

Dopo mesi di attesa, lo scorso 13 luglio, la Commissione ha pubblicato una bozza del nuovo Reg. ELV che modifica e, in parte, revisiona la precedente Direttiva.

Tra i cambiamenti più evidenti vi è sicuramente il fatto che si tratti di un regolamento, un atto legislativo vincolante applicabile come tale a tutti gli Stati dell’Unione Europea senza necessità di recepimento (come accadeva invece nel caso della direttiva).

È poi fondamentale considerare che il nuovo Regolamento copre tutti gli aspetti della vita di un veicolo, dalla progettazione, all’immissione sul mercato, sino al fine vita, strizzando un occhio all’European Green Deal e al Circular Economy Action Plan.

Tra le novità più rilevanti troviamo:

  • l’estensione del campo di applicazione anche a:
    • veicoli leggeri (motocicli, tricicli a motore, quadricicli, quad, ecc.) - categorie da L3e a L7e;
    • veicoli pesanti (autocarri anche oltre le 3,5 t di portata, pullman) – categorie M2, M3, N2 e N3;
    • rimorchi – categoria O;

talune disposizioni del regolamento comunque non si applicano alle categorie sopra elencate (es.: i requisiti di riutilizzabilità, riciclabilità e recuperabilità per i veicoli delle categorie M2, M3, N2, N3 e O);

  • disposizioni che mirano a migliorare la progettazione circolare dei veicoli per facilitare la rimozione di materiali, parti e componenti per il riutilizzo e il riciclaggio;
  • requisiti di contenuto minimo plastica riciclata di cui il 25% da veicoli fuori uso riciclati;
  • disposizioni per migliorare il riciclo di materie prime tra cui Critical Raw Material, Plastica, Acciaio e alluminio
  • introduzione del “Circularity Vehicle Passport”;
  • introduzione dei requisiti per la responsabilità estesa del produttore;
  • introduzione di disposizioni per l’export di veicoli usati.

Il testo della proposta dovrà ora essere discusso dal Parlamento e dal Consiglio, prima di arrivare alla versione definitiva, che potrebbe divergere in termini di contenuti e requisiti rispetto alla bozza della Commissione. Tuttavia, sin dalla lettura della proposta, le aziende possono iniziare a prepararsi all’entrata in vigore del nuovo regolamento, raccogliendo dati e informazioni al loro interno, organizzandosi con la propria supply-chain, tenendo monitorata la situazione in attesa di ulteriori sviluppi.
 

Fonte: EUR-Lex (1 e 2)

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