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Ambiente

Pubblicato il nuovo Regolamento “Critical Raw Material”

Lo scorso 11 aprile è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2024/1252, che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche

A distanza di circa un anno dalla pubblicazione della bozza, lo scorso 11 aprile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento (UE) 2024/1252.

Il nuovo regolamento ha lo scopo di migliorare il funzionamento del mercato interno garantendo all’Unione Europea un approvvigionamento sicuro, resiliente e sostenibile di materie prime critiche, favorendo l’efficienza e la circolarità lungo tutta la catena del valore.

Alla base di tale iniziativa vi è la dipendenza del mercato europeo dall’importazione di materie prime che rivestono una grande importanza economica e sono esposte a un rischio di approvvigionamento elevato, spesso legato alla loro presenza localizzata in pochi Paesi terzi.

Nell’attuale contesto di crescenti tensioni geopolitiche e di una sempre più forte concorrenza per le risorse, l’approvvigionamento di questi materiali risulta sempre più a rischio e questo potrebbe avere un forte impatto sugli obiettivi europei di realizzazione delle transizioni verde e digitale.

La cosiddetta “twin transition”, infatti, è innanzitutto transizione dei materiali; le nuove tecnologie richiedono l’utilizzo di molte delle materie prime che sono state individuate come critiche e questo comporterà nei prossimi decenni un esponenziale aumento della domanda che, al contempo, potrebbe determinare impatti ambientali e sociali negativi.

Nel testo del regolamento vengono definite le liste di materie prime strategiche e critiche, riportate rispettivamente negli Allegati I e II, che sono oggetto delle disposizioni previste nel testo indirizzate agli Stati Membri UE e alle aziende europee; in particolare:

  • individuazione e supporto di “progetti strategici” relativi alle materie prime per incentivare il progresso tecnologico e l’efficienza delle risorse al fine di moderare l’aumento previsto del consumo di materie prime critiche;
  • rafforzare la capacità dell’Unione Europea di monitorate e attenuare i rischi di approvvigionamento attuali e futuri, tramite veri e propri “stress test”;
  • istituire misure volte ad aumentare la circolarità e sostenibilità delle materie prime critiche consumate nell’Unione Europea.

Considerato il diffuso uso di tali materie prime in moltissimi settori industriali come l’automotive, i settori dell’energia, delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, del medicale o i settori metallurgico e aerospaziale è fondamentale per le aziende considerare il possibile impatto del nuovo regolamento sulla gestione dei propri prodotti in relazione all’approvvigionamento di materie prime critiche o strategiche lungo tutta la catena del valore.

Il Regolamento è entrato in vigore il 24 maggio 2024, tuttavia, è necessario monitorare attentamente gli sviluppi nomativi in quanto molti degli obblighi previsti si applicheranno progressivamente dal 2026 in poi o in seguito alla pubblicazione di atti delegati da parte della Commissione Europea.
 

Fonte: Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

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