Prossima revisione della direttiva quadro rifiuti
Presentata la proposta di modifica che introduce nuove disposizioni per rifiuti tessili e alimentari
Il 5 luglio scorso la Commissione Europea ha pubblicato una bozza di direttiva che modificherà la direttiva quadro sui rifiuti (Dir. 2008/98/CE).
La proposta di modifica si concentra su due settori particolarmente critici, ovvero il settore tessile ed il settore alimentare, in quanto rappresentano i principali settori ad alta intensità di risorse che causano significativi impatti ambientali negativi. In aggiunta, in questi settori i finanziamenti e le lacune tecnologiche impediscono la transizione verso un'economia circolare e verso la decarbonizzazione. Gli obiettivi generali della direttiva sono quindi:
- ridurre gli impatti ambientali e climatici, aumentare la qualità dell'ambiente e migliorare la salute pubblica associata alla gestione dei rifiuti tessili in linea con la gerarchia dei rifiuti;
- ridurre gli impatti ambientali e climatici dei sistemi alimentari associati alla generazione di rifiuti alimentari e ridurre gli sprechi alimentari al fine di contribuire alla sicurezza alimentare.
Per quanto riguarda il settore tessile, la direttiva in bozza punta a limitare la “moda veloce” e introdurre norme armonizzate di responsabilità estesa del produttore (EPR – Extended Producer Responsibility), al fine di creare un'economia per la raccolta, la cernita, il riutilizzo, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio e incentivare i produttori a garantire che i loro prodotti siano progettati nel rispetto dei principi di circolarità (per ulteriori approfondimenti sul tema rimandiamo a questa notizia).
Con riferimento, invece, al settore alimentare, l’UE mira alla riduzione degli sprechi, individuando specifici obiettivi di recupero dei rifiuti nelle diverse fasi della filiera e richiedendo agli Stati Membri di attuare idonee misure per la riduzione della produzione dei rifiuti, tra cui:
- sviluppare e sostenere interventi di cambiamento comportamentale per ridurre gli sprechi alimentari e campagne di informazione e sensibilizzazione;
- individuare e affrontare le inefficienze nel funzionamento della filiera alimentare e sostenere la cooperazione tra tutti gli attori;
- incoraggiare la donazione di prodotti alimentari e altre forme di ridistribuzione per il consumo umano, dando priorità all'uso umano rispetto all'alimentazione animale e al ritrattamento in prodotti non alimentari.
Fonte: EUR-Lex
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