La Commissione europea ha pubblicato gli obiettivi del nuovo Work Programme 2024 che mirano a completare i dossier in elaborazione inerenti le tematiche soprattutto ambientali. Alla luce di ciò, sono state escluse tematiche di primaria importanza per il Green Deal europeo, quali le sostanze chimiche, il benessere animale e i sistemi alimentari.

Le tematiche trattate all’interno del Green Deal incarnano l’impegno dell’uomo nei confronti della natura e nel preservarne il suo equilibrio. L’inquinamento e la progressiva perdita della biodiversità, hanno sempre rappresentato la ruota motrice, per la Commissione, nello sviluppo e revisione di decisioni volte a garantire la tutela del cittadino e della natura.

Una riforma per rinforzare il controllo sulle sostanze chimiche bolliva in pentola da diverso tempo, in quanto, si desiderava elaborare una regolazione incalzante per “accelerare” l’identificazione delle sostanze pericolose e la loro gestione normativa; per arrivare a disciplinare le sostanze pericolose all’interno del REACH si possono impiegare, infatti, fino a vent’anni, com’è accaduto per gli interferenti endocrini. La decisione di non procedere con la revisione del REACH, quindi, è stata criticata da molti, che la considerano un passo indietro nella protezione della salute umana e dell'ambiente.

Tale riforma era prevista per la fine del 2022, per essere poi rimandata e alla fine rimossa. Allo stesso modo, riforme e proposte per la sostenibilità dei sistemi alimentari e il benessere animale sono state accantonate o minimizzate. La causa di questi “tagli” e retrocessioni da parte della Commissione sembrerebbe essere legata a pressioni da parte delle industrie del settore, le quali sosterrebbero che la concretizzazione della revisione avrebbe comportato costi eccessivi e ritardi nell'innovazione. Tuttavia, questi argomenti sono stati respinti da molti, che ritengono che la revisione del REACH fosse necessaria per proteggere la salute umana e l'ambiente; così facendo, infatti, la Commissione starebbe rischiando di compromettere i pilastri su cui è fondato lo stesso REACH.

L'assenza della revisione del Regolamento REACH nel Work Programme 2024 è, quindi, una decisione che potrebbe avere conseguenze negative impattanti, tra cui:

• Un aumento dell'esposizione alle sostanze chimiche pericolose. L'assenza di una revisione del REACH è complice della permanenza, sul mercato, della continuità d’utilizzo di sostanze chimiche pericolose, con possibili aumenti del rischio di danni alla salute umana e all'ambiente.
• Un rallentamento dell'innovazione in materia di sostanze chimiche sostenibili. L'assenza di incentivi per l'uso di sostanze chimiche sostenibili potrebbe disincentivare le aziende a investire in questo settore. Questo rallentamento ostacolerà, successivamente, gli sforzi dell'Unione Europea per il raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale.

Con queste premesse, la Commissione Europea dovrebbe riconsiderare la propria posizione e virare a prioritizzare salute ed ambiente dalle sostanze chimiche pericolose.

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Fonte: Commissione europea