In data 10 giugno 2024 è stata pubblicata la proposta di classificazione ed etichettatura armonizzata della SAS non trattata superficialmente come:

STOT RE 1, H372 (tratto respiratorio) (per inalazione), avanzata dall’Olanda

La classificazione è stata proposta per due differenti forme di SAS, entrambe prive di trattamento superficiale e caratterizzate da qualsiasi granulometria. Gli identificatori delle due differenti forme di SAS sono di seguito dettagliati.

• pyrogenic silica – CAS 112945-52-5
• precipitated silica, silica gel and colloidal silica – CAS 112926-00-8

È importante sottolineare che la sostanza, nelle differenti forme, è ampiamente diffusa ed usata da utilizzatori industriali, professionali, così come da consumatori. Tra i vari impieghi troviamo quelli in vernici, lacche, prodotti della gomma, cosmetici, prodotti usati per il trattamento delle superfici metalliche, produzione di tessili, adesivi e sigillanti. Inoltre, la SAS è presente in prodotti biocidi (es. disinfettanti) e prodotti fitosanitari.

I tipi di SAS sopra identificati sono registrati ai sensi del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (o REACH) in un unico dossier di registrazione poiché, nonostante le diverse proprietà chimico-fisiche, si ritiene che le proprietà (eco)tossicologiche delle diverse forme di SAS siano molto simili. Sulla base di questa considerazione, il dossier presentato dall’Olanda per la proposta di classificazione armonizzata risulta essere unico per entrambe le forme di SAS.

Ma come siamo arrivati alla proposta di classificazione armonizzata per la SAS?

Ad oggi non esiste alcuna classificazione armonizzata per le forme di SAS che non hanno subìto trattamenti superficiali. Tuttavia, la necessità di una proposta di classificazione armonizzata è sorta principalmente per due ragioni:

1. nel dicembre del 2019, il comitato per la valutazione dei rischi (o RAC) di ECHA ha stabilito la classificazione armonizzata della SAS trattata superficialmente come STOT RE 2, H373 la quale, successivamente nel maggio del 2022, è stata aggiunta come voce di allegato VI del Regolamento (CE) n. 1272/2008 (o CLP);
2. da tempo vi è una preoccupazione derivata dalla tossicità della SAS non trattata superficialmente a seguito di esposizione ripetuta per via inalatoria, valutata in differenti studi e, successivamente, confermata da uno studio a 90 giorni condotto nel 2019.

Ad oggi, quindi, il dossier CLH proposto dall’Olanda è stato redatto valutando le informazioni ed i dati disponibili per la sostanza solo ed esclusivamente per la classe di pericolo “Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione ripetuta)” del Reg. CLP; pertanto, tutte le altre classi di pericolo definite dal Reg. CLP non sono state valutate nel contesto di questa proposta di classificazione armonizzata.

Ricordiamo che il registro delle intenzioni di classificazione ed etichettatura CLH elenca le intenzioni e le proposte di classificazione ed etichettatura armonizzata nuove o riviste di una sostanza che, qualora approvate, modificheranno l’allegato VI del CLP.

Pertanto, quanto qui presentato si configura ancora come “proposta” che non sarà effettiva fino ad emanazione di ufficiale testo di legge.

Tuttavia, raccomandiamo tutte le Aziende interessate a mantenersi aggiornate in merito al destino della classificazione della sostanza, in modo da agire tempestivamente qualora fosse opportuno.

Fonte: ECHA